ARCHITETTURA E RELIGIONE

La Chiesa Parrocchiale San Vincenzo Martire di Claino

Il comune di Claino con Osteno conta due chiese parrocchiali: la chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Osteno e la chiesa dedicata a San Vincenzo Martire di Claino.

Quest’ultima, come tutte le Chiese del paese, è rivolta verso ponente e fu eretta in mezzo alle abitazioni per proteggerla dalle bande di briganti, in un’epoca in cui gli accessi al paese erano protetti da porticati dotati di portoni che venivano sbarrati durante la notte. Dedicata al martire già nel 1300, fu consacrata il 3 agosto 1510 sotto la diocesi di Milano, a cui ancor oggi appartiene.

La Chiesa anticamente doveva essere stata molto piccola e utilizzata solo per i battesimi. L’antico portale in stile romanico (sulla sinistra) precedente al 1200 costituiva l’ingresso e l’altare si trovava dove oggi è situata la fonte battesimale.

Prima del 1300 la chiesetta era già stata allungata sul fianco destro assumendo l’attuale pianta a croce mentre la bella cupola fu costruita nel 1847 e affrescata nel 1860, gratuitamente, dal clainense Vincenzo De Bernardi.

Segui il tour virtuale della Chiesa Parrocchiale di San Vincenzo attraverso la nostra gallery fotografica: un racconto fatto di immagini e parole.

FONTE BATTESIMALE

Datata 1461. Qui si trovava l’antico altare.

ALTARE DI S. ANTONIO

Paliotto in scagliola in tre pezzi separati da massicce cornici di formelle marmorizzate, pregevoli i drappeggi e le decorazioni floreali.

PIETÀ

(del Gentilino) – Affresco rappresentante in primo piano la Madonna Addolorata in solenni abiti seduta su di un imponente trono con il Cristo adagiato sulle ginocchia della madre. Sullo sfondo la croce, dalla quale pendono i flagelli, la lancia, la sindone, la spugna e le fruste dei crocifissori. Il patos e la crudezza della scena sono descritti dal lungo e doloroso sguardo che la Madre manda al Figlio adagiato tra le sue braccia. Un cartiglio di difficile lettura riporta: “1492 giorno 9 agosto, la signora Giacomina, moglie del fu Giacomo Comanedi, fece fare quest’opera che Gentilino dipinse”.

PITTURA SU TAVOLA LIGNEA – QUADRO VOTIVO

Datato 1461, costituiva la pala dell’antico altare. Nella parte superiore sono dipinti: S. Vincenzo, la Madonna con il Bambino, il piccolo S. Giovanni Battista e S. Bernardo; nella parte inferiore sfila una processione di fedeli in preghiera ritratti con le sembianze dei committenti, i quali donarono e vollero l’opera per supplicare protezione dalla peste che a quei tempi affliggeva i paesi vicini.

ALTARE DEL SANTO ROSARIO

Paliotto in scagliola, anticamente dedicato ai Santi Mamette e Agapito, venne sostituito nel 1594 per volere della Confraternita del S. Rosario.

ALTARE MAGGIORE DI PAGANI

Realizzato in scagliola da Domenico Pagani, è una copia dell’altare di San Tomaso a Milano.

ALTARE DEL SANTO CROCEFISSO – ECCE HOMO

Recuperato dalla chiesetta sconsacrata di San Carlo è dedicato al Crocefisso dal 1796. Notevole l’altorilievo in gesso del paliotto.

ECCE HOMO (Pietro Pagani): busto in gesso (sopra al portone).

NATIVITÀ DI NOSTRO SIGNORE – VIA CRUCIS

La Natività è di Marco Antonio Pagani): altorilievo in terracotta. Si tratta del modello originale in misura ridotta della natività scolpita da Pagani nel retrocoro del Duomo di Milano, considerata una delle opere più belle.

VIA CRUCIS, di Luigi Sangiorgi, quadri in noce scolpito.